Incipit Procuste

Tutto è in disordine: i capelli. Il letto. Le parole. La vita. Il cuore.
Jack Kerouac
Questi paragrafi colorati qua sotto sono l’incipit della storia fatta di tanti post tutti slegati e quindi disordinati che avevo scritto (ma ancora non terminato) e stavo per dimenticare perché la mia memoria per queste cose “leggere” cade a pezzi, costretta come sono a ricordare e memorizzare altre nozioni ben più pesanti ma (così mi dicono) necessarie.
I post vecchi me li sono fotocopiati e li rileggerò nei momenti di calma.
Il mio scrivere sul blog è l’antistress per sopravvivere alle amare batoste quotidiane. Lo stress abbassa le difese immunitarie, può portare alla depressione, malattie cardiovascolare e aumenta il rischio di ictus; è paragonabile al vaso di Pandora. Quindi, considero il mio blog un farmaco a tutti gli effetti.
Riguardo alla storia che stavo scrivendo, non ho intenzione di ripetere gli sbagli che mi sono accorta di aver commesso. Noto però che sono gli stessi che molti altri blogger romanzieri o aspiranti tali continuano a fare, forse perché a loro quel modo di scrivere e pubblicare giova ma a me e ad alcuni che mi stavano leggendo ha incasinato le idee e quindi lo segnalo perché magari c’è chi legge e fa come mia figlia quando le spiego qualcosa: «Toh! Non ci avevo mai pensato!».

Avevo salvato i link dei vecchi post, pezzi della storia tutti su di un unico post intitolato per l’appunto INDICE che aggiungevo sotto forma di link alla fine di ogni puntata / post ma, l’indice ne aveva davvero troppi di link da cliccare: una perdita di tempo. Non li andavo a rileggere neanche io, ed è per questo che mi ritrovo qui a risistemare e fare ordine nel caos cercando di non perdere tempo, il mio e quello degli altri perché ne sono sempre più convinta, il tempo non è solo prezioso ma addirittura sacro e va rispettato.
Ho aggiunto una pagina al blog, l’ho chiamata PROCUSTE, come il titolo che penso di dare alla storia. Resterà sempre presente nel menù vicino al titolo e io semplicemente l’allungherò ogni volta che riscriverò anzi riordinerò il materiale.
Poi, il futuro contiene l’inaspettato e l’inevitabile, quindi… speriamo e stiamo a vedere.
Thank you! Bloody Ivy

A
volte è come ricevere una spinta e si comincia a precipitare,
accelerando, il più delle volte girando come se si fosse risucchiati
in un gorgo, in modo sempre più stretto e vorticoso, fino a ruotare
come una trottola o meglio, come in una mistica ed elegantissima
danza Sufi.
Si atterra sul letto, di colpo, ed è come arrivare al
piano terra dopo esser scesi per decine di piani con un ascensore
esageratamente veloce. La mente va a cozzare contro il cervello,
inteso come l’organo elettrochimico racchiuso nella scatola cranica
del dormiente e si infila, per poi sintonizzarsi come ogni mattina
con le frequenze del mondo, questo mondo. È il risveglio.
Altre
volte nel sogno si comincia a percepire il magnetismo come quello di
una potente calamita che attira, attira con sempre più forza ed ecco
che inizia una vertiginosa risalita che, in alcuni momenti pare anche
una discesa. Certo, non si può andare contemporaneamente in due
direzioni diverse ma lì la differenza fra “in alto” e “in
basso”, “per di qui”, “per di là” è abbastanza
ingarbugliata. Catabasi e anabasi insieme.
Tutto gira, come nelle
più temibili attrazioni da luna park, ma anche questo è fuorviante
perché forse sono io, la mia consapevolezza o quello che è, ed è
come se stessi usando il mulinello di una tromba d’aria per risalire.

Credo
che sia il cervello ad attivarsi e chiamare a sé la mente che gli
appartiene e che vagava in mondi onirici, mondi che in un certo senso
aveva creato lui stesso.
Il cervello urla «Sveglia!»,
e ovviamente non lo fa a parole ma cambiando gamma di frequenze
cerebrali. Le onde sveglia, così le chiamo.
Da quel poco che ho
compreso, in base alle mie esperienze personali, i cervelli dei vivi
sono delle potenti antenne radar e hanno la funzione di captare e
attirare menti e coscienze.

Non lo racconto a nessuno per non sentirmi dire che sono superstizioni magiche, fesserie, ma anche lo fossero non vedo differenza con le superstizioni scientifiche nelle quali credono ciecamente in molti; superstizioni che terminano entrambe in un vicolo cieco e buio.
E poi, devo ancora capirle io queste cose, e non è escluso che non stia impazzendo.
(to be continued)
..ma quindi posso ribloggare il nuovo indice, anzi la nuova pagina di inizio?
sarebbe davvero carino, sì 🙂
però, come dire… ho i miei tempi. Ma allungherò quella pagina così si potrà leggere (la prima stesura, quindi a rischio e pericolo dei lettori) tutti lì.
eh.. grazie!
Ok, ma vista l’ora, direi che rebloggo domani verso le 17.00 … ora di punta! 😀
thanks
In questo momento anche da me, nel mio angolo di studio c’è molto disordine, anche se non tanto come da Jack! Forse anche perché i capelli se ne sono andati da tempo 🙂
Devo mettere un po’ di cose al loro posto o almeno in un posto un poco più appropriato di quello dove sono sparse! Leggero domani con ò’attenzione che merita l’incipit…
tutta questa fiducia mi spaventa addirittura. 🙂 thanks
E’ vero, il tempo è prezioso per tutti.Sacro e da rispettare.
Leggo che hai oltre 5000 followers, ottimo, ma so per certo che non potrai mai seguirli, forse un decimo, forse. E nemmeno tutti potranno seguire te. Confusione o meno.
La blogsfera si basa soprattutto sull’interazione.
Beh, buon riordino.
Non lascio like, non li amo e non li comprendo. Ciao
Marirò
beh ma magari c’è anche qualcuno che mi legge per davvero. Per interesse o per compassione. E sennò… pazienza!
grazie per il tuo commento che immagino a questo punto, sia da considerarsi un avvenimento eccezionale. Thanks. Ciao! 🙂
Certo che qualcuno legge. Qualche altro non lo fa, altri buttano liked senza leggere. Va così nella blogsfera, lo sappiamo.
Prego.Eccezionale che io commenti? Capita, ma solo se leggo.
Ciao!
beh, grazie allora della lettura.
E sì… (sospirone), ho notato anche io che c’è chi addirittura commenta senza leggere. Ci sarebbe da fare un post sui commenti completamente off topic lasciati sotto quanto si è scritto.
La blogosfera, dove ogni blogger è un intero pianeta.
🙂 buondì
Mi pareva di aver già commentato, ma siccome sono parecchio rinco, lo avrò fatto da qualche altra parte o qualche “rogna” mi avrà distratta. Scrivi molto bene. Senza dire troppo né troppo poco. La giusta quantità di aggettivi e molto azzeccati.
Condivido la tua definizione di blog come “antistress”. A volte però mi piglia la foga e mi stressa pure il blog 😀
Non so se ho compreso bene la faccenda delle “superstizioni”. Io, personalmente, credo molto alle coincidenze, perché me ne capitano tante e spesso hanno veramente un senso.
intrigante questa cosa delle coincidenze.
Ma se non ti dispiace, ti rispondo domani (se gli imprevisti non mi fregano il tempo), con più calma e come si deve perché serve proprio una risposta degna del commento. 😉 ciao
Non mi dispiace. Aspetto fiduciosa (ah, non sono una che confida nel paranormale!) 🙂
ecco, avrei trasformato la risposta addirittura in un post. spero vada bene 🙂
Avrei voluto commentare anche l’articolo sui trucchi per reggere l’alcol ma mi sembra che non sia possibile. Per caso hai chiuso i commenti? 🙂
sì, ho dovuto chiudere i commenti sui post più vecchi di un anno perché trovavo commenti, li leggevo e poi quando trovavo il momento adatto per rispondere mi accorgevo di averli persi 🙁
utile quel post, vero? 😉 verificato personalmente 🙂 🙂 🙂
Utile, ma sapessi quanti altri trucchi conosco (verificati personalmente, ma… troppo tardi!) 😀
me li devi insegnare
E dove? In “piazza grande”? 😉
ok, ho trovato gli altri commenti ma adesso non riesco nemmeno a leggerli. Mi dispiace ma… ho il cervello cotto dalla stanchezza. grazie e domani sarà un piacere risponderti 🙂
Stai tranqua! Io a volte sono un fiume in piena, ma non mi offendo mai se vengo… boh, ignorata? Ognuno gestisce il suo blog come gli pare, e io tuo è sempre interessante.
Più che altro ognuno ha un tot di tempo disponibile da dedicare al Blog, e io non lo gestisco come mi pare ma “nei limiti del possibile” cerco di fare del mio meglio. Mi piacerebbe dedicarci più tempo e attenzione ma non saprei in che modo.
Non sentirti ignorata
Non intendevo essere ruvida dicendo che ognuno fa come gli pare. Suona meglio come l’hai messa tu: “nei limiti del possibile”, ed è giusto così. 🙂
Troppi sarebbero, i post sui quali mi sarebbe piaciuto commentare. Per esempio quello su Virginia Woolf. Se mi autorizzi, mi piacerebbe metterlo nel mio blog, naturalmente lasciandolo intatto, citando te (come?) e il tuo blog. Purtroppo non riesco a fare copia-incolla col cursore. Come posso fare? Imbra-Fra’
P. S. Ho visto in tv ieri il meraviglioso spettacolo della regata! Bella città, la tua.
grazie, la trovo molto bella anche io e mi reputo fortunata a stare fra mare e Carso.
No, dal mio blog non si riesce a fare.
Ma dimmi il titolo del post, lo vado a cercare e te lo riporto come commento sotto il tuo ultimo post così copi e incolli da là. te lo prendi, ne fai il post e poi puoi tranquillamente cancellare il commento.
ciao
Ehm, grazie per la disponibilità, ma io non ho attivato i commenti (anche io ho molte difficoltà – di vario tipo – nel gestirli, solo che io mi sono arresa in partenza!). Il post era quello sul libro di V. W. su… “Come si legge un libro”. Magari farò degli screenshot e, da lì, lemme lemme copierò su un file Word…
io non ho ancora perso le speranze e mi illudo di avere (non si sa bene quando né perché) del tempo per sistemare, riordinare e modificare in meglio il blog… !
ho capito quale post. fai quello che vuoi e magari nel frattempo mi arriva pure un’idea su come fare