I Giorni dell’Amuchina

” Abbiamo bisogno di un nuovo modo di pensare per risolvere i problemi causati dal vecchio modo di pensare”
Albert Einstein
A Trieste abbiamo le scuole chiuse, gli spostamenti per studio e lavoro sono perlopiù rimandati (a date sconosciute e “imprevedibili”) e le notizie sul virus, la sua gravità, le potenziali conseguenze, sono ancora troppo incomplete.
La gente comunque sembra serena a parte gli individui dalla natura particolarmente ipocondriaca.
Dire qualcosa al riguardo sarebbe comunque parlare a sproposito. Cosa che stanno facendo in tanti ma a me le persone che parlano o scrivono a vanvera sembrano vuote, con pensieri privi di senso. Chissà poi perché fanno così, qual è il loro fine oltre che a far perdere tempo a chi le ascolta.

È importante scrivere, perché è un modo per riordinare le idee e farlo su un blog è raccontare i propri pensieri ad ipotetici lettori però… questa settimana, con qualunque argomento scelto per un post, visto il clima incerto, potrei seccare.
Quindi, preferisco aspettare, osservando.
Buona settimana, ciau!
Bloody Ivy
Contro questa epidemia, il buon Salvatore Aranzulla dice di aggiornare il software antivirus!
Un po’ di umorismo contro la psicosi!
la differenza fra timore prudente e panico invasato…
software anticoronavirus? 🙂
Fantastico
No panic, pensiamo positivo e soprattutto ricordarsi che di questo virus, se si è in buona salute e lo si prende, si GUARISCE.
Penso che il titolo del tuo blog non sia mai stato così attuale come in questo periodo.
lo stavo pensando anche io in questi frenetici giorni… mai panico, mai. Ma mai avrei pensato che sarebbe arrivato un simile momento
Mi sa che, se stessimo tutti a guardare l’evolversi degli eventi, si farebbero meno danni; ma poi i giornali non venderebbero…
c’è giornale e giornale… giornalista e giornalista… ma anche lettore e lettore e forse questo è il guaio grosso 🙁